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La storia del Santuario e il mistero dell'Icona

facciata principaleLe origini dovrebbero risalire al 597 dell'era cristiana.

facciata1Alcuni monaci Basiliani, per sfuggire alle persecuzioni, si inerpicarono sulle alture dell'Etna, portando con loro un quadro della Madonna,dipintasu una tavola di cedro.
Una leggenda racconta che la mula che trasportava il quadro, ad un certo punto si fermo' e comuncio a scavare con gli zoccoli il terreno, ed in quel punto apparve una "vena" d'acqua.
I monaci lo considerarono un segno divino, e decisero di fermarsi nel posto indicato dalla mula. E proprio lì con il consenso di Papa Gregorio Magno, fondarono il monastero gregoriano di Vena. Il culto della Madonna di Vena ebbe in quelle zone una grande diffusione. Ne parla di ciò Teofane Cerameo, uomo di grande cultura, nato proprio a Vena.

Conferenza stampa su "i misteri della theotokos glicofilusa Acireale"

SANTUARIO SACRO FONTE DELLA VENA

Analisi non invasive, riflettografiche, multispettrali e radiografiche per la caratterizzazione della Sacra Icona della Madonna Glicofilusa  in situ tendenti alla caratterizzazione non invasiva dei materiali e delle tecniche presenti sull’icona conservata nell’altare della chiesa del Santuario. 

Conferenza stampa i misteri della theotokos glicofilusa - VENA

 stemmacomune

 

COMUNE DI PIEDIMONTE ETNEO

COMUNICATO STAMPA

CONFERENZA SU ESITI INDAGINI SULL' ICONA DELLA MADONNA DEL SANTUARIO DI VENA.

SABATO 20 SETTEMBRE
SANTUARIO S.MARIA DELLA VENA
PIEDIMONTE ETNEO
ORE 10


Il prossimo 20 settembre, nel Santuario "S. Maria della Vena", alle 10, si terrà un' importante conferenza, dove illustri relatori, alla presenza di sua eccellenza il vescovo di Acireale, mons. Pio Vittorio Vigo, relazioneranno sull' esito delle analisi al carbonio eseguite sull' icona della Madonna, deposta nel Santuario di Vena.

A relazionare, al microfono del giornalista, Giuseppe Vecchio, moderatore dell' incontro, dopo i saluti introduttivi da parte del sindaco, Giuseppe Pidoto, di don Carmelo La Rosa, parroco e rettore del Santuario, si alterneranno il prof. Andrea Mandò, ordinario di Fisica applicata nell' università di Firenze e responsabile del Labec di Firenze, che tratterà il tema "Indagine al Radiocarbonio".

 

Il Santuario di Vena in Piedimonte Etneo ha vissuto un forte momento di emozione.

Sulla provinciale che va da Linguaglossa a Zafferana, sull'Etna, in provincia di Catania, c'è un'edicola, nella contrada Giretto che ricorda il miracolo del fuoco del 6. 2. 1865, in cui la statua della Madonna, portata nei pressi della lava che stava per raggiungere il paese e il santuario, si è bruciata e ha fermato la lava. In santuario si conserva la preziosa reliquia, la Madonna del fuoco che ha offerto l'immagine plastica della Madre che si getta lei nel fuoco per liberare i suoi figli dai fuochi di vario genere che li assediano.
Colpisce non poco l'impatto con una statua singolare: una Madonna col volto e i vestiti bruciati che intenerisce il cuore dei pellegrini.
La statua oggi è collocata in una cappella apposita, all'interno del santuario ed è meta di tante persone che si trovano in situazioni difficili e si sentono assediati e oppressi.

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Itinerari di Fede

  • Proposte dal Santuario

    glicofilusa venaCarissimi,
    con gioia, certo che la Vergine Maria di Vena ci accompagna in questo itinerario di fede, vi comunico le inziative di preghiera, e di accrescimento spirituale che ci vedranno insieme nelle seguenti date, Clicca qui:

Almanacco Liturgico

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