I cembali, gli organi, le cetre, i liuti, di suoni, di cantici non restino muti, sia tutto una musica di lodi ripiena che inneggi alla vergine Maria della vena.
Miratela! Gli angeli D'intorno all'icone, librandosi intrecciano parole e canzone. E il Magno Gregorio Nell'alma tiara Qui loda con Silvia La Vergine cara. Oh storia dei secoli Trascorsile attorno! Oh, san le memorie Di un mistico giorno!
Allor che dei monaci Lo stuol penitente Qui addusse l'immagine, in Dio confidente.
Del peso santissimo Il dorso gravato, qui stette l'indomito giumento, fermato, e dando d'un subito la zampa alla terra, dell'acqua purissima la Vena disserra.
Correte avanzatevi O turbe assetate, quell'acqua, quel simbolo comprender sappiate: di tutte le grazie è quella la Vena di cui la gran Vergine per tutti è ripiena.
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Che avvenne? Che cupole S'innalzano al cielo Che dona alla Vergine Dei figli lo zelo? Di un tempio si elevano Le mura novelle, più larghe, più artistiche, più sacre, più belle.
Or su dell'ignivoma Montagna dai piani, dai lidi dai vertici dai mari lontani, devoti, partitevi, venite sul monte vi attende la Vergine, le grazie son pronte.
A Lei si rifabbrichi La casa novella, qui appaia più splendida la enadida stella, qui fin che pregandola prorompa la vena di tutte le grazie onde Ella è piana.
Orsù salutatela Celeste Regina. Che frena dell'Etna L'immane ruina. Da questo pinnacolo Del sacro zampillo Da lava perseguita, ricaccia il lapillo.
O madre, dei popoli Dei regni cozzanti, non senti lo strepito tra l'armi tonanti? Non vedi le lacrime Di innumere madri, coi figli che piangono l'eccidio dei padri?
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Dei templi dei claustri Disperso il bel fiore Al Figlio Unigenito Che strii al tuo Cuore. Rivolgi una supllica Si forte, efficace, che nuova e veridica ritorni la pace!
I cembali, gli organi, le cetre i liuti, di suoni, di cantici non restino muti. Sia tutto una musica Di lode ripiena Che inneggia alla Vergine Maria della Vena.
Ed or che librandoti Dai monto etnei Qui pur di tua immagine Giardini ricrei. O Madre dolcissima, o Vergine pura, dei mali ci libera che il tempo matura!
Immezzo al gran turbine Dell'ira divina, che ancor formidabile pel mondo cammina, deh! Madre ricoprici col manto materno, ci scampa a giustissimo furor dell'Eterno.
Per te di principii Perfetti e divini, di fede cattolica fiorisca giardini. Fioriscano gli animi Di sante virtudi, e dopo l'esilio il ciel li dischiudi!
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